The Doors - Morrison Hotel


The Doors, Morrison Hotel, Elektra, 1970

Un altro eccellente cinquantenne. All'inizio del 1970 i Doors, e soprattutto il loro leader Jim Morrison, erano già un fenomeno conosciuto e acclamato dai media stanunitensi. Nell'anno precedente Morrison era stato al centro di situazioni-limite, con denunce per provocazioni e atteggiamenti molesti sul palco. Il precedente The soft Parade aveva scontentato molti fans e la magia dei primi due dischi (The Doors e Strange Days) sembrava ormai irrimediabilmente perduta. Morrison Hotel è il disco della parziale rinascita. Parziale perché, abbandonati i fasti fatiscenti di The Soft Parade, i quattro ritrovano una forte vena blues e rock che si scarica nell'elettrizzante inizio di Roadhouse Blues. Questa carica si ritrova in altri illuminati momenti (Queen of the Highway, Peace Frog,  Maggie Mc Gill), e in altri brani oramai storici per la loro bellezza (Waiting for the Sun, The Spy, Land Ho!, Ship of Fools). Ma tra i solchi, benché gli ottimi arrangiamenti mantengano il disco su un livello altissimo, traspare una certa stanchezza creativa (Indian Summer è un out-take di quattro anni prima che non rientrò nell'album d'esordio). Stanchezza che si ritroverà nel successivo L.A. Woman che chiuderà la parabola, con la prematura scomparsa di Jim Morrison, di questo incredibile gruppo.

 

Buon ascolto!