King Crimson - Red


King Crimson, Red, E.G. Records, 1974

L'epitaffio dei primi King Crimson. Un disco strano, la cui genesi vede Robert Fripp eclissarsi dal punto di vista prpoduttivo per rifugiarsi nelle sue sette più o meno esoteriche. E questo dice molto per un gruppo che si identifica da sempre con il chitarrista art - man. Fatto sta che la produzione lasciata a Wetton e Bruford non delude, per un gioiello di straordinaria bellezza e oniricità melancolica. Assieme al trio, dopo il licenziamento di David Cross, un gruppo di validi sessione man: un violoncellista ancora non identificato (!) il sax di Ian Mac Donald (già, proprio lo scomodo scrittore dei capolavori dell'immortale In the court) e altri giganti. Cinque brani tutti diversi, dall'incalzante title track, all'ossianica Starless, che sintetizza al meglio impeti e contraddizioni di un gruppo in crisi profonda. In Fallen angelsi può ascolatare per l'ultima volta una chitarra non elettrica in un disco dei King Crimson. La storia ci racconta che dopo questo disco il gruppo finirà. Le successive reincarnazioni dei King Crimson (come accade dal 1970), saranno espressioni della Discipline di Sir Robert Fripp. Ma questa è un'altra storia.

Buon ascolto!