La storia
Il Liceo Sandro Pertini nasce nel 1995 dalla fusione tra due storici istituti magistrali genovesi: l'Istituto Magistrale Manzoni, ubicato nel quartiere di Albaro, divenuto sede, e l'Istituto Magistrale Lambruschini, ubicato nel quartiere di Castelletto, che attualmente ospita la succursale.
Il Liceo vanta una tradizione sperimentale notevole: nell'anno scolastico 1982-83 sono iniziati i corsi di sperimentazione ex art.3 D.P.R. 419/1974, i quali dall’anno scolastico 1994-95 sono confluiti nei corsi sperimentali progetto Brocca ai sensi del D.L.16-04-1994 n. 297. Ovvero, alla vecchia maxi-sperimentazione è, successivamente, subentrata l'adozione dei programmi elaborati dalla Commissione Brocca, che hanno arricchito le possibilità offerte agli studenti, senza che la precedente esperienza didattica andasse perduta. Pertanto, i progetti ministeriali si sono innestati in un tessuto vivo e reattivo, caratterizzato da un forte senso di condivisione da parte dei docenti.
Le sperimentazioni che si sono susseguite negli anni hanno portato alla nostra scuola innumerevoli riconoscimenti, anche, da parte dell’Università, in relazione ai risultati accademici ottenuti dai nostri studenti.
Il Liceo Sandro Pertini è l’unica, tra le scuole del centro della città, che offre un ventaglio di opportunità formative ricco e differenziato. Il progetto culturale del nostro Liceo si fonda su importanti e collaudate esperienze di innovazione nel settore della formazione, per rispondere alle esigenze di studenti e famiglie, sia nell'ambito dell'individuazione delle richieste e bisogni del territorio sia per quanto riguarda l’offerta formativa generale.
In passato, la sede di Corso Magenta ha ospitato tra i suoi banchi studenti, che hanno dato la loro vita per la Patria nel corso della seconda guerra mondiale. In particolare, ogni anno, in occasione del 25 aprile, viene svolta una cerimonia in onore di Mario Ghiglione, alunno, alle elementari serali, del maestro Emilio Casalini, ex alunno Lambruschini, caduto fucilato a Voltaggio l’8 aprile 1944. Una targa commemorativa sta lì a ricordare il suo sacrificio, affinchè la sua memoria non venga meno tra gli studenti di oggi.