Billy Joel - Glass Houses
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Billy Joel, Glass Houses, Columbia, 1980
Quando all'inizio del 1980 uscì questo Glass Houses, Billy Joel era già un nome di primo piao nel panotama musicale statunitense e mondiale. I precedenti Turnstiles, ma soprattutto The Stranger e 52nd Street erano stati successi mondiali e il piccolo pianista di Long Island già riempiva gli stadi. Glass Houses è forse i disco più rockeggiante di Billy Joel, che contiene brani irresistibili ed immediati (You may be right, Sometimes a fantasy, It is still rock'n roll to me) ma anche capolavori di semplicità ed eclettismo (Don't ask me why, All for Leyna, C'etait toi). Da ascoltare se si è giù di corda o dopo una dura giornata di studio e di lavoro. Meglio del Prozac e di qualsiasi sostanza (legale, o peggio ancora, illegale). Non alzate troppo il volume....