José Saramago - Cecità


Saramago, Josè, Cecità, Torino, Einaudi, 1996.

Una città qualunque. Un giorno qualunque. Un uomo fermo con la propria auto al semaforo vede improvvisamente annebbiarsi la vista, fino alla completa cecità. Una strana cecità, poiché tutto è bianco, come se si vivesse in un mare di latte. Il fenomeno comincia a diffondersi a livello epidemico in tutta la città e il governo decide di chiudere i ciechi colpiti dal morbo in vari edifici. Personaggi straordinari (il primo cieco, il medico e la moglie che si fingerà sempre finta cieca, il cane delle lacrime) popolano un affresco di dinamiche perverse che mostrano un'umanità sopraffatta dalle sue due caratteristiche principali: indifferenza e malvagità. Un capolavoro assoluto e senza tempo, ovviamente ricordato molto in questo periodo.

Buona lettura!