Douglas Adams - Guida galattica per gli autostoppisti


Adams, Douglas, Guida galattica per gli autostoppisti, Milano, Arnoldo Mondadori, 1980

 

«Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione.»

Comincia così uno dei più sorprendenti romanzi degli anni settanta del secolo scorso. Anche coloro che non sono appassionati di fantascienza hanno apprezzato la costruzione e l'humour britannico del romanzo di Adams. Il grande successo spinse l'autore alla produzione di un sequel con altri quattro volumi, cui si unì l'immancabile versione cinematografica. Sorprendente e geniale per i più, pesante e insoportabile per altri (pochi). Come sempre vale la pena passare alla lettura diretta per averne un giudizio.

Buona lettura!