Escher
“Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile.” (Maurits Cornelius Escher)
L'Artista
La sua arte riflette la visione del mondo che lo circonda elaborata attraverso la fantasia, condensata in architetture impossibili che prospettive e spazi immaginati spingono costantemente sull'orlo del paradosso.
Le sue opere grafiche sono celebri per l'uso fantasmagorico degli effetti ottici e la creazione di “assurdi visivi” le cui radici affondano nelle regole della matematica avanzata e nelle geometrie non-euclidee.
Mago nell’iper suggestione del disegno, Escher racconta la compenetrazione di mondi simultanei, il continuo passaggio tra oggetti tridimensionali e bidimensionali, ma anche le ricerche della Gestalt – la corrente sulla psicologia della forma incentrata sui temi della percezione -, caricando la sua arte di complesse implicazioni matematiche e geometriche.
Il campionario sviluppato da Escher, contempla le sorprese più spettacolari che vanno da paesaggi illusori, prospettive invertite, costruzioni geometriche minuziosamente disegnate e altro ancora, frutto della sua inesauribile vena fantastica, che incanta e sconcerta.
Nelle opere di Escher, l'ambiguità visiva diventa ambiguità di significato e dall'osservazione delle opere e invenzioni di questo artista si intuiscono gli interessi e fonti di ispirazione, che vanno dalla psicologia alla matematica, dalla poesia alla fantascienza, che animano la sua mente geniale, affiancandolo a Michelangelo,Leonardo, Durer e Holbein.
Per le sue deformazioni spaziali capaci di creare mondi alternativi, Escher è stato molto amato dagli hippie e dalla controcultura dell’epoca, tanto che Mick Jagger scrisse una lettera molto amichevole (forse troppo) al maestro olandese per chiedergli di creare un’opera da usare come copertina per un album deiRolling Stones. Escher rifiutò, chiedendo inoltre a Mick Jagger la cortesia di usare il “lei”, piuttosto che il “tu” nella loro corrispondenza.
La Mostra
Dal 9 settembre 2021 Palazzo Ducale ospita la più grande e completa mostra antologica dedicata al grande genio olandese Maurits Cornelis Escher, oggi uno degli artisti più amati a livello globale e i cui mondi impossibili sono entrati nell’immaginario collettivo rendendolo una vera icona del mondo dell’arte moderna.
Con oltre 200 opere e i suoi lavori più rappresentativi come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata, la mostra presenta un excursus della sua intera e ampia produzione artistica.
Tra arte, matematica, scienza, fisica, natura e design, la mostra Escher è un evento unico per conoscere più da vicino un artista inquieto, riservato ma indubbiamente geniale e per misurarsi attivamente con i tantissimi paradossi prospettici, geometrici e compositivi che stanno alla base delle sue opere e che ancora oggi continuano a ispirare generazioni di nuovi artisti in ogni campo.
All’interno della mostra sarà inoltre possibile esplorare l’immaginifico universo escheriano tramite inedite sale immersive e strutture impossibili che saranno messe a confronto con opere di grandi artisti visionari del calibro di Giovanni Battista Piranesi (1720 – 1778) e di Victor Vasarely (1906 – 1997).