Contributo volontario. Facciamo chiarezza

Nelle istruzioni per il perfezionamento delle iscrizioni degli studenti si fa riferimento al versamento del "contributo volontario". La problematica connessa al versamento dei contributi volontari è stata oggetto, soprattutto negli anni scorsi, di un ampio dibattito, anche sugli organi di stampa, che ha indotto il Ministero a emanare due note di chiarimento in tempi non recentissimi (nota 312/2012 e nota 593/2013).

Per sgombrare il campo da interpretazioni fuorvianti e inutili polemiche, la questione è molto semplice. Eccezion fatta per le tasse governative (che sono versate dagli studenti del quarto e del quinto anno) le istituzioni scolastiche non hanno potere impositivo alcuno; questo riguarda anche l'erogazione di servizi, quali la copertura assicurativa a favore degli studenti, spese per il libretto delle giustificazioni e l'attivazione del registro elettronico per le famiglie.

In termini giuridici tale contribuito rientra nella categoria delle erogazioni liberali a favore della scuola. Trattandosi di erogazione liberale non è obbligatoria. É pertanto inutile chiedere quale sia la quota assicurativa o la spesa del libretto ("Così pago solo quello"). Il contributo richiesto è unico e vi rientrano tutte queste spese. É destinato a piccoli interventi di edilizia scolastica, all'implementazione delle strutture tecnologiche a disposizione dell'istituto e al miglioramento dell'offerta formativa. Questa istituzione scolastica ha deciso di indirizzarlo a bilancio per il 50% alle spese per infrastrutture tecnologiche e per il restante 50% a spese per il miglioramento del'offerta formativa. Si trovi un'altra scuola che propone 87 attività integrative (e l'elenco che si trova al link non è al momento aggiornato) proprio per poter coinvolgere tutti gli studenti e arrivare ai bisogni educativi di tutti gli studenti.

Le istruzioni per il versamento anche ai fini della detraibilità fiscale sono contenute nelle circolari relative al perfezionamento delle iscrizioni presenti nelle news sulla home page del liceo.

Siamo consapevoli del momento di grave difficoltà in cui molte famiglie versano da punto di vista economico e finanziario. La situazione degli scorsi mesi ha aumentato le difficoltà e i disagi. Lungi poi da noi l'idea che tale erogazione possa essere una nuova e antipatica forma di tassazione per un servizio che dovrebbe essere pubblico e gratuito. Tuttavia le progressive e costanti riduzioni della spesa pubblica nei confronti della scuola sono ben note a tutti; pertanto tale contributo, nel corso degli anni, è diventato una fonte insostituibile di finanziamento per garantire un'offerta formativa ampia e di livello qualitativo sempre più elevato. Per una Scuola come il Liceo Pertini che deve recuperare un gap tecnologico ventennale senza risorse professionali interne, e che, comunque, offre decine e decine di attività integrative alla propria offerta formativa, tale erogazione è addirittura vitale.

Questa istituzione scolastica ha sempre fatto richiesta di esso attraverso modalità cooperative e collaborative e mai impositive. Anche attraverso l'invito a versare eventualmente anche solo una parte della quota stabilita dal Consiglio di Istituto (€ 100,00), ed eventualmente in più versamenti successivi, secondo comunque le proprie disponibilità. Nessuno obbliga nessuno a versare alcunché. Si può anche non versare nulla. Molti studenti del quinto anno, per esempio, hanno la pessima abitudine di non versare neanche un euro. Forse presumono di essere già fuori dal Liceo? I servizi ci sono anche (e soprattutto) per loro. Si sappia, tuttavia, che questa scelta, anche se assolutamente legittima,  comporta solo conseguenze negative. Per tutti.