È Pertini che ci lega.....

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Giovani, se volete vivere la vostra vita degnamente, fieramente, nella buona e nella cattiva sorte, fate che la vostra vita sia illuminata dalla luce di una nobile idea. (Sandro Pertini)

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Jonida Xherry, artista e insegnante del nostro Liceo, già esperta di didattica laboratoriale, ha esplorato, nel corso della sua carriera artistica, il tema della migrazione, dell'accoglienza e del confine.

Scegliere il suo lavoro per il laboratorio artistico del nostro Liceo è venuto naturale, nel momento in cui abbiamo avuto la possibilità, grazie al progetto Campo Base del PNRR, di sperimentare nuove metodologie didattiche per fare riflettere le nostre studentesse e i nostri studenti sui temi sociali propri delle Scienze Umane, con mezzi diversi.

Abbiamo perciò dedicato due settimane a rinnovare e riqualificare l'ambiente scolastico, per renderlo più bello e variopinto.

Jonida è un'artista albanese, che vive in Italia da diciassette anni, abita a Modica e lavora nel nostro Liceo. Ha proposto un progetto di arte partecipata, con una curvatura adatta alle discipline di indirizzo, facendoci un regalo inatteso.

Mille intrecci per creare un arazzo che renda omaggio al pensiero di Sandro Pertini, a cui è intitolato il nostro Liceo, con una tecnica semplice, alla portata di tutti.

Il ricamo, impreziosito da un filo d'oro, crea uno spazio che parla di accoglienza, integrazione e inclusione, recupera una tradizione antica nell'era dei social, per ricostruire una socialità, fatta di dialogo, recupero della manualità e convivialità.

Un'opportunità per avere la scuola aperta in estate per incontrarsi e riconoscersi, docenti e studenti, come comunità educativa.

Pertini ci ricorda il potere delle parole e delle idee, perché tutti devono sentire la scuola come quella casa, dove attraverso molteplici percorsi, è possibile costruirsi un bagaglio culturale che ci porteremo dietro per sempre.

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È essenziale sentire la scuola come la casa propria, come luogo per l'espressione del sé, luogo del dialogo, del confronto e dell'accoglienza.

La Biennale da poco aperta a Venezia si intitola proprio "Stranieri ovunque" a sottolineare che è la relazione tra persone e culture a costruire il mondo, e noi ci poniamo come obiettivo proprio la costruzione dei cittadini del mondo di domani nella relazione e nell’ascolto reciproco.

La scuola deve rendendoci liberi dai pregiudizi, deve essere bella per far crescere il desiderio di imparare e comprendere gli altri. Deve essere luogo di incontri, di narrazione di vissuti, dove conoscersi e sentirsi protagonisti, dove costruire legami significativi.

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Gli studenti, dice Jonida, hanno imparato la tecnica molto velocemente, lavorato tanto, con impegno e partecipazione. Noi la ringraziamo per averci prestato la sua arte, che è un'arte per tutti, per le piazze e non per una nicchia, per averci lasciato in eredità il suo arazzo, un'installazione partecipata che ci ricorderà sempre che il nostro mestiere di docenti è anche creativo. Abbiamo il privilegio di legare le vite insieme, impegnandoci con responsabilità in un ascolto gentile, che nutre la capacità di superare le ostilità e l'indifferenza, per dare ai nostri studenti gli strumenti con cui costruire una società più giusta.

 

Francesca Grosso